“Le quaranta porte” di Elif Shafak

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Rumi è il poeta più tradotto e citato nelle lingue occidentali. Spesso gli si attribuiscono parole mai scritte, ancora più spesso i suoi versi estrapolati dal contesto e dal suo pensiero, vengono male interpretati. La maggior parte delle volte che chiedo ai miei studenti di dirmi chi è Rumi rispondono più o meno “maestro spirituale indiano, forse buddista o di nessuna religione, vissuto nel novecento.” Molti si sorprendono quando scoprono che Rumi è un poeta, giurista e teologo musulmano sunnita vissuto nel Medioevo. Di certo il pensiero di Rumi e i suoi versi hanno un significato universale, ma perché così è il messaggio dell’Islam da cui Rumi non si allontana mai.

“Le quaranta porte” di Elif Shafak è un romanzo piacevole, ben scritto che attraverso un intreccio di narrazioni tra passato e presente ricostruisce in modo fedele la biografia di Rumi, in particolare attraverso gli insegnamenti ricevuti dal maestro Shamz At-tibriz. Un dialogo tra una donna americana in cerca di senso della vita e un misterioso scrittore diventa il paradigma del bisogno di spiritualità in epoca contemporanea. L’Islam declinato secondo la pratica sufi è fonte di ispirazione, crescita e trasformazione interiore. La biografia del poeta basata su fonti storiche è il paradigma di una vita alla ricerca di una maggiore vicinanza a Dio.

Un romanzo che ci impone di riflettere sul modo in cui oggi viviamo la spiritualità, riducendola spesso al materialismo che ci imprigiona e ci impedisce di guardare oltre. “Oggi proprio come durante il Medioevo, si assiste a un’esplosione dell’interesse per la spiritualità. Sono sempre di più coloro che in Occidente cercano di ritagliare uno spazio di spiritualità nel bel mezzo del ritmo incalzante delle loro vite. Ma anche se le intenzioni sono buone, il metodo è spesso inadeguato. La spiritualità non è solo una salsa diversa da provare con un vecchio piatto. Non è qualcosa che possiamo aggiungere alla nostra vita senza fare altri cambiamenti sostanziali.”

Questa citazione la menziono spesso, come nel webinar che puoi guardare qui. Mi ha dato materiale su cui riflettere per costruire i percorsi Più tempo e meno stress tra gestione del tempo e insegnamenti dal mondo-arabo islamico . Mi ha aiutato a comprendere il senso profondo delle regole religiose, che vanno oltre la dicotomia giusto/sbagliato.

Nel romanzo sono disseminati quaranta insegnamenti, dette le quaranta regole dell’amore, che sono tutt’ora fonte di ispirazione e nutrimento per me. Ho deciso di raccoglierle in un e-book che desidero regalarti con l’augurio di proseguire il cammino della vita in serenità e gioia.

Ricevi gratuitamente il booklet che raccoglie le quaranta regole dell’amore cliccando qui.

2 commenti su ““Le quaranta porte” di Elif Shafak”

  1. Rumi ,come Al Hallaj, Rabia Adawiyya etc è tra i più sltri esponenti della interiorizzazione dei dati della tradizione spirituale dell’islam,assolutamente devoto alla legge sacra, vissuta intensamente e con spirito

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