volta mosaici

“I cinque pilastri” di Yahya Pallavicini

Un libro al mese #marzo

Rubrica mensile dedicata ai libri che hanno contribuito a costruire il mio cammino e sono certa informeranno e ispireranno anche te!

Un piccolo gioiello da gustare pagina dopo pagina per approcciarsi all’Islam attraverso i cinque pilastri del culto. Un viaggio nella tradizione, attraverso estratti inediti tradotti direttamente dall’arabo di tre sapienti della spiritualità islamica: Al-Ghazali (1058-1111), An-Nawawi (1233-1277) e Ash-Sharani (1493-1565). Scritto da Yahya Pallavicini, imam della moschea al-Wahid di Milano e presidente della COREIS associazione nazionale di musulmani italiani, che dagli inizi degli anni ’90 si impegna a preservare il patrimonio intellettuale e spirituale dell’Islam.

Un libro semplice, ma allo stesso tempo profondo e puntuale, che permette al lettore di ricevere guardare l’Islam per quello che in origine è: un cammino alla ricerca del Divino. Adatto alle persone che desiderano iniziare a conoscere l’Islam, riconoscendo che “ogni identità religiosa testimoniata in modo autentico possa ispirare e arricchire nella fede tutti,” come scrive l’autore. Lettura consigliata anche alle persone di fede musulmana che desiderano tornare a riflettere sull’essenza del culto.

Il libro si apre con un riesamina del famoso hadith Jibril, che in poche parole condensa con chiarezza e linearità le fondamenta della pratica islamica, che inizia con la purificazione dell’intenzione. Ogni azione nell’islam dovrebbe essere infatti mossa da quella “tensione verso l’interiore, una priorità e un punto di partenza che deve sintonizzare la mente del musulmano alla logica del cuore” (p. 26).

Ogni capitolo è dedicato ad un pilastro, descritto dal punto di vista esteriore e interiore, elevando così il valore del simbolo, quell’elemento che a partire dall’esperienza sensibile ci lega al mondo dell’invisibile. Quel legame che permette al mondo materiale e spirituale di sussistere in armonia, in una vita che è molto al di là di ciò che si percepisce in superficie.

La copertina del libro

Il tempo e lo spazio sono modellati, nutriti e delimitati dagli atti di culto che scandiscono la vita dell’essere umano, guidandolo in un cammino coerente all’ordine del cosmo, a cui ognuno è inesorabilmente connesso. Il primo pilastro, la shahada, è presa di consapevolezza e responsabilità, fondamento a cui sono collegati tutti gli atti di culto. I tempi della preghiera, il digiuno durante il mese di Ramadan, il dono dell’elemosina rituale, i rituali del pellegrinaggio confluiscono in un’unica direzione.

Ma la vita delle persone musulmane non si ferma solo all’adempimento degli obblighi religiosi. Come scrive nelle conclusioni IlhaamAllah Chiara Ferrero “culto e responsabilità terrene sono profondamente collegatim diventando contenuto e forma visibile del vivere la religione islamica privatamente e pubblicamentem nell’intimità del proprio cuore e nella condivisione con il resto dell’umanità.

“I cinque pilastri” è un libro da leggere lentamente, da rileggere eventualmente, ogni volta che perdiamo di vista il senso vero dell’esperienza religiosa, ogni volta che ci lasciamo andare a narrazioni distorte che ci privano della Bellezza dell’Islam, quella che appartiene a tutti come patrimonio universale.

Iscriviti alla newletter per ricevere in anteprima aggiornamenti, contenuti speciali e accesso ad eventi esclusivi. Clicca qui.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *