“Son tornate. Racconti di mestruazioni e altri tabù” a cura di Serena Maiorana

Un libro al mese #luglio

Rubrica mensile dedicata ai libri che hanno contribuito a costruire il mio cammino e sono certa informeranno e ispireranno anche te!

“Ciao sono Serena di Villaggio Maori Edizioni e sto chiedendo ad alcune donne che come te collabora con la casa editrice, di scrivere un pezzo sulle…mestruazioni.” Non ricordo bene cosa abbia pensato in quel momento, ma l’idea di partecipare ad un progetto insieme alle favolose donne della casa editrice che ha dato alla luce il mio primo libro La mia Siria mi piaceva.

Serena Maiorana mi racconta il progetto nei dettagli, l’ascolto con attenzione e attendo la parola “islam”, o “donna musulmana” o magari “velo”, ma niente di tutto ciò. Serena continua a dire “delinea la tua relazione con le mestruazioni secondo il tuo vissuto, la tua esperienza di donna.”

La copertina del libro di Giulia Impellizzeri che è anche una delle autrici.

Accetto immediatamente, perchè sento accolte tutte le parti di me, perchè per la prima volta qualcuno riesce a guardare oltre la mia identità religiosa e comprende che prima di ogni altra cosa io sono una donna in carne ed ossa. La fede è al centro della mia vita e illumina il cammino, il mondo arabo-islamico attraversa il mio lavoro e le mie passioni, ma in fondo io non sono solo questo.

Solo quando ci salutiamo realizzo di aver accettato di raccontare di mestruazioni, una parola che forse prima di avventurarmi in questo progetto non avevo mai pronunciato ad altra voce.

Di fronte alla pagina bianca cerco di visualizzare me in quei giorni e la prima immagine è il dolore che mi costringe a letto. Nasce così il saggio “Infermità mestruale” che racconta del passato e di quello che allora era il mio presente.

Con inaspettata naturalezza, mentre scrivo senza sosta, spunta la parola danza e con essa una punta di timore. Mi fermo e non so bene se provo più imbarazzo a raccontare di dolore mestruale o del fatto che il mio corpo danza di continuo.

Mi accorgo così che questo progetto non è solo un insieme di racconti, ma una vera esperienza trasformativa. Ne ho conferma quando leggo i saggi delle altre undici donne che insieme hanno attraversato ricordi, riflessioni, emozioni e soprattutto il loro corpo.

Leggere il libro per intero mi ha fatto sentire a casa, circondata da amiche e alleate, una donna come un’altra, con similitudini e diversità. Ogni storia mi fa sorridere e dispiacere, perchè in ognuna di loro ci sono anche io e so che io sono in loro. Questo è forse il femminismo? Quello spazio in cui ognuna può dire liberamente: “Questa sono io.”

NOTA BENE: Acquistando la copia di Son Tornate si può avere in omaggio un altro libro, tra cui “La mia Siria” e si sostiene il Centro Antiviolenza Thamaia. Clicca qui.

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Conversazione con Serena Maiorana, curatrice di “Son Tornate”.

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